lunedì 27 dicembre 2010

LA SELVA DELLE LETTERE

12 DOCUMENTARI REALIZZATI DA LUIGI BONESCHI ANDRANNO PROSSIMAMENTE IN ONDA SU TV2000


HYPERLINK "http://www.tv2000.it" \t "_blank" www.tv2000.it


Autore

Trasmissione

Replica


Dante Alighieri

Sabato

25/12/2010

ore 22.35


Grazia Deledda

Giovedì

30/12/2010

ore 20.00

Domenica

02/01/2011

ore 10.00


Torquato Tasso

Sabato

01/01/2011

ore 22.35


Giorgio Bassani

Giovedì

06/01/2011

ore 20.00

Domenica

09/01/2011

ore 10.00


Carlo Goldoni

Sabato

08/01/2011

ore 22.35


Umberto Saba

Giovedì

13/01/2011

ore 20.00

Domenica

16/1/2011

ore 10.00


Ludovico Ariosto

Sabato

15/01/2011

ore 22.35


Salvatore Di Giacomo

Giovedì

20/01/2011

ore 20.00

Domenica

23/01/2011

ore 10.00


Francesco Petrarca

Sabato

22/01/2011

ore 22.35


Ignazio Silone

Giovedì

27/01/2011

ore 20.00

Domenica

30/01/2011

ore 10.00


Clemente Rebora

Sabato

29/01/2011

ore 22.35


Ippolito Nievo

Giovedì

03/02/2011

ore 20.00

Domenica

06/02/2011

ore 10.00


TV 2000 è visibile sul digitale terrestre all'interno del multiplex Rai, sul satellite al canale 801 SKY e anche in streaming sul sito: HYPERLINK "http://www.tv2000.it/" \t "_blank" http://www.tv2000.it/

martedì 7 dicembre 2010

In nome della libertà, per togliercela

CATTOLICESIMO REALE
www.cattolicesimo-reale.it

“Avvenire” del 16 novembre si è scagliato contro la trasmissione Vieni via con me vista come un attacco alla Chiesa, per lo spazio dato a un prete sui generis come Andrea Gallo e per la possibilità offerta a Beppino Englaro e Mina Welby di esporre le loro drammatiche storie personali “senza contradditorio”.

La Chiesa italiana, il giornale dei vescovi, esige il diritto al contradditorio in nome della “democrazia” vigente nello stato laico, mentre rifiuta questo diritto ai vari don Gallo, e contesta loro financo di poter parlare come cattolici, in quanto non d’accordo con la gerarchia.

    Ben pochi passi dunque si sono fatti rispetto al clericale Louis Veulliot che nell’Ottocento – come scrive Ernesto Rossi – “reclamava la libertà in base al diritto della civiltà moderna, per poterla poi negare in base al diritto canonico”.

    Per far accettare questa logica, i clericali ricorsero già durante la battaglia sul divorzio (fortunamente senza esito) al trucco di far credere che si trattava di scegliere fra due imposizioni: o matrimonio indissolubile o divorzio. L’imposizione, invece, come tutti sanno era una sola (l’indissolubilità pretesa dai cattolici), dato che il divorzio chiesto dai laici non era imposto a nessuno ma solo rivendicato come  una possibilità per chi lo volesse.

    Adesso, giornalisti e ministri o sottosegretari di servizio, cui si sono aggiunti clericali di tutti i partiti cercano di ripetere il giochino sulla pelle dei malati terminali. Levano alti lai come se Welby ed Englaro volessero imporre l’eutanasia o l’interruzione delle cure a chi vuol vivere.

    Si lasci spazio a chi vuol parlare “a favore della vita”, si sono messi a gracidare Casini, Fioroni e altre cornacchie. Ma vi risulta che qualcuno abbia proposto di sopprimere d’ufficio, ope legis, i malati che non vogliono staccare la spina? No, evidentemente. Nessuno minaccia la “vita” e neppure il diritto di chiamarla così. La sola minaccia è quella attuata dai vari Fioroni, Casini, ecc. contro chi rivendica il diritto di morire o di interrompere le cure se lo desidera.

    Si chiarisce ancora una volta che la “libertà” pretesa dalla Chiesa è – come da duemila anni  a questa parte – la libertà di toglierla agli altri, cioè di negare alle minoranze (e magari anche alle maggioranze) la possibilità di scegliere, di divorziare, di interrompere cure inutili, di non credere, o di credere ad altro.

    Meglio, molto meglio, anzi doveroso che a decidere come dobbiamo vivere e morire, votare e pensare, o fare sesso, sia Dio cioè, data la sua ostinata latitanza negli ultimi otto-dieci miliardi di anni, il suo rappresentante in terra che è, come ci ha spiegato Pio XI, il papa di Roma.