venerdì 30 ottobre 2009

IPAZIA, un film che l'Italia non vedrà?

Riceviamo e volentieri segnaliamo

Pende una minaccia di censura soft sul film "Agorà " di Amenabar dedicato alla pensatrice alessandrina Ipazia, inventrice del planisfero e dell’astrolabio, martire dell'intolleranza religiosa. Il film è già uscito nelle sale spagnole, il 26 novembre sarà proiettato in quelle israeliane, il 18 dicembre dovrebbe arrivare anche negli Stati Uniti e a gennaio sbarcherà, probabilmente, in Francia. Ma in Italia nessuno sembra interessato ad acquistarne i diritti. 

Vai al trailer del film Agorà, il kolossal del regista spagnolo Amenabar incentrato sulla figura di Ipazia: http://www.youtube.com/watch?v=u50zEun07b4&feature=player_embedded 

Ernesto Rossi

Lettera / segnalazione 

Ernesto Rossi
Un democratico europeo
Amici, amiche, compagni, compagne, Vi scrivo per segnalare una nuova iniziativa del Circolo Rosselli (in collaborazione con la Casa della Cultura). Si tratta della presentazione di un volume:

Ernesto Rossi. Un democratico europeo,
a cura di Antonella Braga e Simonetta Michelotti
(Soveria Mannelli, Rubettino, 2009).
L'incontro si svolgerà martedì 3 novembre 2009, alle ore 18.00
alla Casa della Cultura, in via Borgogna 3, a Milano (MM 1 - S. Babila).
I lavori saranno introdotti da Arturo Colombo (docente di Storia contemporanea all'Università di Pavia) e dal nostro Giovanni Scirocco (docente di storia contemporanea all'Università di Bergamo); dopodiché interverranno Mauro Begozzi (dell'Istituto storico della Resistenza di Novara "P. Fornara"), e Andrea Ricciardi (dell'Università Statale di Milano).

    Inoltre saranno presenti una delle due curatrici del volume, ovvero Antonella Braga (dell'Istituto storico della Resistenza di Novara "P. Fornara"); e alcuni degli autori dei saggi che compongono il volume stesso: in particolare Tito Boeri (dell'Università "Bocconi" di Milano); Mimmo Franzinelli (libero ricercatore); Luigi Vittorio Majocchi (dell'Università di Pavia); Lorenzo Strik Lievers (dell'Università di Milano "Bicocca") e Rodolfo Vittori (libero ricercatore).

    Il tutto sarà coordinato da Ferruccio Capelli, direttore della Casa dell Cultura.
    Penso possa essere un'occasione assai utile non soltanto per conoscere e scoprire un bel libro, ma anche per avvicinare l'affascinante figura di Rossi, integerrimo antifascista (fu con Rosselli tra i fondatori del "Non Mollare" e poi di Giustizia e Libertà), quindi azionista e radicale, e soprattutto democratico intransigente, luminoso europeista, e limpido laicista ed anticlericale.

    Ci sarà modo infatti di scoprirne e conoscerne meglio il pensiero e l'opera (ad un tempo di economista, politico, giornalista, e polemista), e soprattutto di assaporarne appieno l'alto retaggio intellettuale, morale e politico. Siete tutti invitati.

Francesco Somaini
Circolo Carlo Rosselli - Milano

       

martedì 6 ottobre 2009

Quando il gelo penetra in profondità

 
 
Riflessioni sulla storia di Natalia Berla, giovane di belle speranze che fu vittima della droga nel 1989. La madre, Vittoria Berla, sopravvissuta al dolore per poco, si diede la morte l'anno successivo. Negli anni Cinquanta e Sessanta era stata un'attivissima intellettuale di sinistra, in costante contatto con Federico Chabod, Enzo Paci, Ferruccio Parri e Gaetano Salvemini.
di Giuseppe Muscardini

Sono trascorsi venti anni da un fatto di cronaca ancora irrisolto su cui è calato un fitto velo di mistero e di silenzio. La vita di una donna appena trentenne veniva stroncata nell'inquietante sfondo di una comunità per tossicodipendenti che ha dato fiducia a migliaia di persone favorendo la loro uscita dal proverbiale tunnel della droga. La giovane donna, di nome Natalia Berla, dopo una sofferta decisione presa in famiglia era entrata nel 1987 nella comunità di San Patrignano retta e fondata da Vincenzo Muccioli. Per quanto accadde all'epoca, parlano le pagine di un libro denso di fatti ed emozioni dal titolo Il gelo dentro, dove sono raccolte le lettere inviate da Natalia a familiari, parenti ed amici.

    Un'illusoria felicità sembrava invadere la sua mente quando vergava quelle pagine cariche di speranza, rendendo inoltre descrizioni puntuali sulla vita quotidiana al SanPa, con minuzie che risultano importanti per quanti devono farsi un'idea, specie a distanza di venti anni, dell'evolversi funesto dei fatti in cui successivamente incorse. Alla fine e inaspettatamente, come spesso avviene quando il male prevale sul bene, la giovane tossicodipendente in lenta risalita verso un'esistenza vera e dignitosa, frana per qualche fatto inspiegabile e la sua volontà di fare un miglior uso della vita lasciar il posto alla rinuncia, alla disperazione, al suicidio.

    L'accanimento del male sul bene quasi sempre è furioso e ai lutti si sommano altri lutti: la madre Vittoria Berla, intellettuale e autrice negli anni Cinquanta e Sessanta di due importanti saggi sul controllo demografico dello nascite, usciti rispettivamente con le Edizioni Avanti! e con gli Editori Riuniti, si toglie a sua volta la vita. Ma non prima di aver raccolto e collazionato le lettere della figlia per inviarle all'Archivio Diaristico Nazionale, ottenendo nel 1990 il Premio Pieve Santo Stefano. Molti anni prima, occupandosi della condizione femminile, aveva pubblicato "Il controllo delle nascite" (Edizioni dell'Avanti!, 1957) e "Demografia e controllo delle nascite" (Editori Riuniti, 1963, con una prefazione di Cesare Musatti).

   La duplice tragedia lascia dunque una traccia d'indagine nel bel libro Il gelo dentro, edito nel 1991 dalla casa editrice milanese di Rosellina Archinto, conseguenza dell'esito ottenuto l'anno precedente al Premio. Ombre e dubbi ristagnano ancora sulla morte di Natalia, facendo pensare al suicidio. Dopo una seconda e più attenta lettura, ne Il gelo dentro non si rilevano indizi se non un cenno dell'ottimo prefatore Corrado Stajano: La biografia di Natalia è scarna, priva di notizie. È nata a Mendrisio, in Svizzera, nel Canton Ticino, poco più in là della frontiera italiana, il 5 dicembre 1958.

   Per non forzare troppo la fantasia e abbandonarci ad accuse e giudizi avventati, con l'evidente rischio di immaginare ciò che di fatto non accadde, è a un disegno che dobbiamo fare riferimento quando pensiamo alla storia personale dell'infelice ragazza. Il disegno a corredo del libro è uno schizzo ad inchiostro di china realizzato dalla stessa Natalia, e dotato di una dedica: A un pittore di talento da una giovane di belle speranze.

    Presenta situazioni figurative surreali ma ben circostanziate: due sirene appaiate immerse fino al busto nell'acqua come in una "figura" del nuoto sincronizzato, si pavoneggiano in un'improbabile cornice dove il paesaggio si fa curiosamente ibrido, con piante acquatiche e spuntoni di canyons riemersi da una vegetazione rigogliosa. Ma nonostante il groviglio figurativo, Natalia non era in preda agli effetti della "roba" quando si dedicò allo schizzo. Né gli esami condotti sul corpo della ragazza esanime, dimostrarono la presenza di tracce di droga nel suo organismo.

    Restano ancora infinite domande sui motivi della morte di Natalia. Negli anni Novanta ne è scaturita un'intricata vicenda giudiziaria. Accuse di prepotenze, di punizioni severe inflitte da parte del personale di custodia ai ragazzi di San Patrignano, sono state portate nelle aule dei tribunali per denunciare metodi discutibili messi in atto nel recupero dei tossicodipendenti. Anche quando ammettessimo la presenza di qualche isolato irresponsabile che indegnamente occupava il delicato ruolo di vigilanza, sarebbe ingeneroso nei confronti di quanti hanno dedicato una vita al prossimo, colpire in modo indiscriminato le strutture, le comunità e gli istituti di rieducazione deputate al recupero dei tossicodipendenti.

    Giudizi definitivi su quei fatti, anche dopo venti anni, sono difficili da trarre. Ma se fantasticare non è reato, nella parte destra del disegno, poco prima del margine, pare di scorgere un monte, che nelle intenzioni espressive della giovane di belle speranze fanno pensare ad un limite, arduo da valicare ma non impossibile. Il monte è sormontato da una bandiera, quasi a marcare un confine territoriale, una soglia. Geografica o dell'anima. Varcando quella soglia, in un sentiero tortuoso e pieno di inside, il 13 marzo di venti anni fa Natalia concluse il suo percorso. Venti mesi più tardi fu la volta della madre Vittoria.

 
 

giovedì 1 ottobre 2009

Gaetano Arfé / Marc Lazar

Riceviamo e volentieri segnaliamo

Giornata di Studi su Gaetano Arfé

Renato Campinoti, Presidente Ancpl Toscana
Ugo Marani, Presidente Ires Campania
Ciro Raia, Presidente Istituto di Studi Socialisti Gaetano Arfé
Vanda Spoto, Presidente Legacoop Campania

con l'adesione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

La giornata di Studi su Gaetano Arfé si terrà mercoledì 30 settembre 2009 dalle ore 9,30 alle ore 19,00 presso l'Istituto Italiano per gli studi filosofici, Palazzo Serra di Cassano, Via Monte di Dio 14, Napoli.
In mattinata sono previste le relazioni di:

    ·           Andrea Ricciardi, Il Ponte di Gaetano Arfé. 1954-2007;
    ·           Gennaro Acquaviva, Gaetano Arfé e la Questione cattolica;
    ·           Gianni Cerchia, Gaetano Arfé e il pensiero meridionale;
    ·           Guido D’Agostino, Gaetano Arfé e il riformismo socialista.

Dopo la pausa pranzo, alla ripresa dei lavori ci sarà un "Ricordo di Gaetano Arfé" dell'Avv. Gerardo Marotta, Presidente dell'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, a cui seguirà la

 
tavola rotonda su:
 
    Il pensiero di Arfé tra Mezzogiorno ed Europa
 
con:

    ·           Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi;
    ·           Vittorio Di Vuolo, Legacoop Campania;
    ·           Vincenzo Esposito, ricercatore Ires Campania;
    ·           Paolo Franchi, condirettore de “Le Nuove ragioni del Socialismo”;
    ·           Umberto Ranieri, direzione nazionale Partito Democratico;
    ·           Marcello Rossi, direttore de “Il Ponte”

 
    modererà:     Sonia Oranges, giornalista de “Il Riformista”.

Informazioni - Vincenzo Esposito - TM 3299019412 - esposito@vincenzoesposito.com - http://vincenzoesposito.com 


Riceviamo e volentieri segnaliamo 

L'Italia sul filo del rasoio

Incontro a Frascati con il politologo francese Marc Lazar
FRASCATI - GIOVEDI 8 OTTOBRE, ore 18:30
SALA degli "SPECCHI" del COMUNE

presentazione-dibattito del libro:
"L'Italia sul filo del rasoio" incontro-dibattito con l'autore:
MARC LAZAR
docente presso "l'Institut d'études politiques " di Parigi
a cura di Enrico Del Vescovo
ingresso libero
Associazione Culturale Alternativ@Mente, www.alternativamente.info, tel 3331135131