Dalla Fondazione Rosselli di Firenze
Il libro s'intitola "Laura Barile legge Amelia Rosselli" (nottetempo 2014). La forza della poesia di Amelia Rosselli nella lettura ravvicinata di alcuni suoi testi da parte di Laura Barile (premio dell'Accademia dei Lincei per le Letterature europee).
Si tratta di un percorso illuminante attraverso le invenzioni linguistiche, la metrica ispirata alle rivoluzioni musicali novecentesche, la folgorante profondità di visione di versi che parlano di eros e morte, lacerazioni ed entusiasmi, purezza e perdita.
Un'agile "guida" per introdurre lettori e studenti alla comprensione di una delle voci essenziali della poesia contemporanea.
Amelia Rosselli (Parigi, 1930 – Roma, 1996), figlia di Carlo Rosselli e di Marion Cave, è una delle maggiori poetesse italiane del Novecento. Nel 1940 riparò con la famiglia in Svizzera e quindi negli Stati Uniti seguendo un percorso irregolare di studi e di ricerche determinanti per la maturazione della sua forte personalità artistica, che era cosmopolitica ma ad un tempo personalissima e inconfondibile.
Fin dalle sue prime pubblicazioni negli anni Sessanta attirò subito l'attenzione di Zanzotto, Raboni e Pasolini.