giovedì 22 maggio 2008

Olà, olà, viva la libertà!

Perle di lirica rumena
di Evgene Tanase
Ci andavano
come si va ad una partita di pallone,
pieni d’ardore;
felici della loro giovinezza in fiore…
E cantavano
“Olà, olà,
Viva la libertà!”
Hanno sparato su di loro,
molti cadevano,
ma come in un sogno
continuavano ad avanzare come sonnambuli
senza preoccuparsene affatto,
con il loro bel grido di guerra:
“Olà, olà,
Viva la libertà!”
Era la generazione di quel vile e famoso decreto,
i bambini che le madri non avevano voluto;
lo sapevano
e sembravano dire:
“È risaputo che non ci volevate;
ma siamo comunque venuti al mondo
per rovesciare il tiranno pazzo.
“Olà, olà,
Viva la libertà!”
Le mitragliatrici ricominciavano,
ma non le sentivano proprio,
non vedevano
niente
di ciò che accadeva.
No, marciavano
diritto contro le baionette,
contro i carri blindati;
molti cadevano
essendo di vedetta,
ma tutti cantavano
mentre spiravano:
“Olà, olà,
Viva la libertà!”
“È per voi, madri,
per le vostre pene
che cantiamo,
che moriamo;
è per restituirvi ciò che vi è stato rubato:
la Dignità,
la Libertà,
Olà, ol…!”

Da "L'empietà di Marte" di Giuseppe Muscardini, Ed. ADL, Zurigo 2007