martedì 14 ottobre 2008

IL FASCISMO DI IERI E IL FASCISMO DI OGGI

DIBATTITO PUBBLICO PROMOSSO DAL TAVOLO ANTIFASCISTA DELLA FRANCIACORTA
VENERDI 10 OTTOBRE, ore 20.30
CAZZAGO, TEATRO RIZZINI
Interverrà MARCO REVELLI
saggista e docente all'Università di Alessandria
Negli ultimi periodi si sta diffondendo in maniera preoccupante la rinascita di nuove organizzazioni che si richiamano al Nazifascismo.

Tra queste organizzazioni sta avvenendo un salto di qualità che vede il passaggio dal linguaggio politico dei proclami, a quello delle aggressioni a tossicodipendenti, Rom, omosessuali e migranti, ma anche a semplici cittadini.

Il ragazzo ucciso a Verona da cinque neo nazisti è un esempio clamoroso che dovrebbe preoccupare la coscienza di ognuno di noi, mentre invece si sta diffondendo sempre di più tra la gente comune una cultura di destra alimentata dall'insicurezza e dal peggioramento delle condizioni di vita dei lavoratori, i quali si trovano ad essere sempre più poveri, precari, ricattabili e sempre più soli, in quanto le forze politiche che storicamente erano vicine alle masse popolari ed esprimevano i loro bisogni, hanno perso la loro identità, i loro valori e il ruolo sociale che hanno sempre avuto, lasciando un vuoto e un senso di rassegnazione tra la gente comune.

In questa situazione il Fascismo lavora per ampliare il proprio consenso usando la perdita di sicurezza per nascondere le vere ragioni che l'hanno generata, supportato da una fase di revisionismo storico e da una politica restrittiva e securitaria che alimenta la divisione e l'odio tra i vari soggetti.

Questo quadro è aggravato dallo scandalo di personaggi politici che ricoprono alte cariche istituzionali, e che hanno giurato fedeltà alla Costituzione antifascista, i quali dichiarano apertamente di considerare alla stessa stregua coloro che hanno combattuto per la libertà e la democrazia, e coloro che invece si arruolarono nelle file fasciste alleate dei nazisti.

E' bene che tutti gli Antifascisti raccolgano il testimone che ci hanno lasciato i vecchi Partigiani e incomincino a vigilare nelle strade, nei quartieri, nelle fabbriche, adottando un processo di azione concreta ed unitaria che consenta a tutti noi di riappropriarci dei valori fondanti della nostra Costituzione, contro ogni forma di fascismo.