FONDAZIONE NENNI
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di Giuseppe Tamburrano
Ducunt volentem fata, nolentem trahunt. Forse Berlusconi conosce questo detto di Seneca; ora certamente lo prova sulla sua pelle e meglio sulla sua libertà. Il suo futuro è una sequela di arresti, condanne: di perdita non solo del potere, ma della libertà, della rispettabilità (questa già compromessa).
Qualche tempo fa (vedi Sogno di una notte di mezza estate<http://fondazionenenni.wordpress.com/2013/09/03/sogno-di-una-notte-di-mezza-estate/#more-2301>, del 3 settembre 2013) gli ho consigliato di tagliare la corda, di stabilirsi in qualche angolo di paradiso che non estradi in Italia e di vivere da sultano gli ultimi anni della sua vita. Ora è privo di passaporto, ma non dei mezzi per un espatrio clandestino (ci è riuscito il Conte di Montecristo, di cui gli consigliamo la lettura). E ponga così fine anche fisicamente all'era Berlusconi, che altrimenti giacendo nelle patrie galere la cosa cambia per lui, non per noi!
Che cosa può accadere in Italia? Paese imprevedibile! Ma se come diceva Croce "prevedere è ben vedere il presente" mi sembra che nei primi spostamenti si intraveda la nascita di un forte movimento al centro (Casini, che sembrava scomparso è ritornato in TV) con l'apporto di un forte nucleo di berlusconiani; la coagulazione di una destra attorno ai falchi alla Santanchè, la Lega e quant'altri; la decantazione della sinistra con Letta e/o Renzi alla sua guida. E un forte movimento estremista fuori dai giochi della politica parlamentare-governativa ed in declino nella misura in cui la situazione politica si decanta.
E' quel che ho scritto tempo addietro: ma allora era in qualche modo fantastoria. Ora può diventare la storia della III Repubblica. A questo quadro manca un tassello importantissimo: la legge elettorale. Ma ora che Berlusconi non c'è più e che sul terreno sociopolitico vi sono le componenti di una nuova articolazione è augurabile che la nuova maggioranza possa operare non solo per la ripresa economico-finanziaria, ma anche per una riforma istituzionale.
Sarò un ingenuo inguaribile: ma se non c'è una speranza a che cosa serve essere cittadino? E fatemi dire tutto: in questo rinnovamento della vita pubblica io vedo un ritorno di una componente socialista autentica. Ma non mi fate sperare troppo!