lunedì 9 febbraio 2015

Per liberare il Mezzogiorno dall'economia criminale

LAVORO E DIRITTI

a cura di www.rassegna.it

 

Il Viaggio della legalità fa tappa a Napoli e in Campania. Una settimana di incontri, dibattiti, assemblee nei territori e nei luoghi di lavoro. Far ripartire il Paese dalla lotta alla corruzione

 

di Gianluca Torelli

 

Il “Viaggio della legalità” in questi giorni fa tappa in Campania. Una settimana di incontri, dibattiti, assemblee nei territori e nei luoghi di lavoro. La cinque giorni campana è stata aperta dall'iniziativa che si è svolta lunedì scorso a Napoli, nella centralissima Villa Pignatelli, cui ha partecipato il segretario generale della Cgil Susanna Camusso. La mattinata di riflessione è stata coordinata dal Segretario della Cgil Campania Franco Tavella e introdotta dal Segretario della Cgil dell'area metropolitana Federico Libertino.

    Al centro del dibattito una domanda: come si liberano il Mezzogiorno e il Paese dall'economia criminale? Gli interventi dei relatori hanno provato ad affrontare questo nodo e a fornire delle risposte. Nella sua relazione introduttiva, Libertino si è concentrato in particolare sul contrasto alla corruzione, sul recupero delle aziende sequestrate e confiscate - su cui, ha spiegato Libertino, la Cgil di Napoli sta portando avanti una sperimentazione sindacale che sta dando grandi risultati -, sulla lotta alle ecomafie e sull'emersione del lavoro nero. In particolare, secondo Libertino, è necessario un cambio di passo da parte del Governo, che deve affrontare con determinazione i nodi cruciali della lotta alla criminalità economica e investire uomini e risorse nel settore della sicurezza e della giustizia, così come sono necessari investimenti, in particolare nel meridione, per creare posti lavoro e sviluppo. Fra le proposte di Libertino, quella di un profondo intervento di rigenerazione urbana che interessi in particolare le periferie di Napoli, un'iniziativa che secondo il segretario della Cgil di Napoli potrebbe “da un lato dare impulso all'occupazione, per dare risposte e una prospettiva di futuro ai giovani, creando posti di lavoro che vorrebbero dire libertà e progresso, dall'altro rimuovere quei fattori di degrado urbano e ambientale che sono poi anche la radice del degrado sociale e culturale, e ne rappresentano un presupposto spesso determinante.”

    All'iniziativa di Villa Pignatelli hanno partecipato Maria Cristina Amoroso, sostituta procuratrice della Repubblica presso il Tribunale di Nola, esperta in reati connessi alla criminalità e in reati ambientali, Donato Cafagna, vice prefetto incaricato dal Ministero degli Interni per la vicenda di Terra dei fuochi, e Fabio Giuliani, referente regionale di Libera in Campania, oltre a Raffaele Cantone, presidente dell'autorità nazionale anticorruzione, impegnato proprio in questi giorni a fare luce sulla vicenda degli appalti truccati all'ospedale di Caserta, dove i clan di camorra sono riusciti per anno a inquinare la regolarità nell'aggiudicazione delle gare. Il presidente Cantone ha rivolto, tra le altre cose, un appello alla Cgil a combattere insieme la battaglia contro la corruzione. Secondo Cantone la lotta alla corruzione è prioritaria per far ripartire l'economia del Paese e ridare competitività alle nostre imprese, che spesso a causa della corruzione non fanno innovazione e non investono per accrescere il proprio know how.

    Ha concluso i lavori Susana Camusso, che ha evidenziato come la legalità debba diventare “la quotidianità dell'osservazione”, una pratica quotidiana. Dopo la settimana campana, il "Viaggio della legalità" ripartirà alla volta di Roma, dove si concluderà il 19 febbraio.