lunedì 16 settembre 2013

Le Strade degli ugonotti e dei valdesi

Ora sono Itinerario culturale europeo. La consegna dell'attestato del Consiglio d'Europa è avvenuta a Neu Isenburg (Germania)


Roma (NEV), 11 settembre 2013 - Il percorso storico-culturale di 1800 chilometri che traccia la lunga fuga attraverso le Alpi da parte di ugonotti e valdesi nel XVII secolo, ha ottenuto il riconoscimento "Itinerario culturale europeo" del Consiglio d'Europa. La consegna della pergamena è avvenuta lo scorso 10 settembre presso il museo cittadino di Neu Isenburg vicino a Francoforte sul Meno (Germania), alla presenza dei rappresentanti italiani, francesi, svizzeri e tedeschi de "Le strade degli ugonotti e dei valdesi".

La revoca dell'Editto di Nantes da parte del re di Francia nel 1685, e gli editti emanati dal duca di Savoia l'anno successivo, significarono per 200.000 ugonotti e circa 3000 valdesi l'inizio delle persecuzioni. Partirono dalla Francia e dall'Italia verso il nord Europa, attraversando la Svizzera raggiungendo la Germania e i Paesi Bassi. "Una storia che a 300 anni di distanza si riferisce a temi oggi strettamente attuali, come i diritti negati, la lotta per la libertà, l'incontro fra culture e religioni differenti, e l'intolleranza", ha dichiarato Davide Rosso, direttore del Centro culturale valdese (CCV) di Torre Pellice (TO), presente per l'occasione, aggiungendo: "è una tragedia frutto delle persecuzioni, ma allo stesso tempo una storia di accoglienza e di solidarietà europea".

"Questo progetto aiuta a ricordarci come i temi della fuga, dell'esilio, della tolleranza e dell'integrazione siano ancora oggi di ampia portata sociale e politica per l'Europa" ha invece sottolineato Penelope Denu, direttrice dell'Istituto Europeo Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa che ha consegnato nella cittadina di Neu Isenburg, fondata nel 1699 dai rifugiati ugonotti, il prestigioso riconoscimento.

"Le strade degli ugonotti e dei valdesi" si possono oggi percorrere a piedi o in bicicletta alla scoperta del territorio dal punto di vista ambientale e storico. Il percorso segue gli antichi itinerari dell'esilio degli ugonotti e dei superstiti degli 8500 valdesi imprigionati nelle carceri sabaude, con l'unica colpa di essere protestanti (http://www.lestradedeivaldesi.it/).