lunedì 24 novembre 2014

Gerusalemme - Breve cronaca di un “normale” martedì globale

Da moked / מוקד

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GERUSALEMME – "È il più grave attentato degli ultimi anni, ma riporteremo la sicurezza in città". Lo ha affermato il capo della polizia di Gerusalemme in seguito all'attentato compiuto oggi da terroristi palestinesi all'interno di una sinagoga del quartiere di Har Nof, ultima di una serie di azioni che hanno insanguinato queste settimane minacciando la sicurezza di tutta la popolazione israeliana. Al momento si contano cinque vittime e una decina di feriti, tra cui alcuni in condizioni gravissime. L'azione è stata condotta con armi da fuoco, coltelli e asce. A rivendicare l'attentato, il Fronte Popolare della Liberazione della Palestina che su Facebook lo ha definito: "Una reazione normale in risposta al crimine dell'occupazione". Fra le vittime si apprende anche il nome anche di Rabbi Moshe Twersky, direttore della yeshivah di Har Nof.

 

NEW YORK – Le forze di sicurezza della metropoli americana annunciano un piano di rafforzamento attorno alle sinagoghe e ai luoghi ebraici dopo il sanguinoso attentato di questa mattina a Gerusalemme. A darne notizia la CNN.

 

KANSAS CITY – L'autore degli attentati a sfondo antisemita della scorsa primavera in una intervista al Kansas City Star: "Volevo essere sicuro di uccidere qualche ebreo prima di morire".

 

SUD AFRICA – Scompare all'età di 77 anni Mervyn Smith, leader del congresso ebraico sud-africano con un passato di attivista nella lotta contro l'apartheid. Smith era stato inoltre vicepresidente del Congresso ebraico mondiale.

 

RAMALLAH, LONDRA, PARIGI – Una condanna dell'attacco è arrivata dal presidente dell'Autorità palestinese Abu Mazen. Parole di vicinanza anche dal leader del Labour party inglese Ed Miliband: "Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime della città santa", dal ministro degli Esteri danese Martin Lidegaard e da quello della Svezia Margot Wallström che su twitter ha scritto: "Bisogna interrompere questa spirale d'odio". Condoglianze dal premier francese Hollande. Il segretario di Stato USA John Kerry ha condannato l'incitamento palestinese degli scorsi giorni.