martedì 9 dicembre 2014

Corruzione: Ripartire dalla legalità per costruire futuro

LAVORO E DIRITTI

a cura di www.rassegna.it

 

 

"Siamo di fronte all'ennesima conferma di quanto illegalità e criminalità economica siano pervasive nel nostro Paese, dimostrazione plastica del fatto che sono questi i veri ostacoli alla crescita e allo sviluppo, ostacoli che fino ad ora non sono stati abbattuti: è urgente un intervento che vada oltre gli slogan". Così Gianna Fracassi, segretario confederale della Cgil, commenta i dati del Barometro Globale della Corruzione 2013, diffusi oggi da Transparency International Italia. Secondo l'organizzazione la corruzione affligge in maniera endemica il nostro sistema economico, sottrae risorse allo Stato contribuendo ad aumentare la povertà e peggiorando la qualità dei servizi.

"Come emerge dal rapporto di Transparency e come la Cgil denuncia da sempre, sono i cittadini, i lavoratori, gli anelli deboli su cui si scaricano conseguenze di malcostume e illegalità. Quegli stessi cittadini - evidenzia Fracassi - sfiduciati, rassegnati e reticenti a denunciare episodi di corruzione: solo il 56 per cento  degli italiani è disposto a segnalarli, contro una media globale del 69". Il segretario di corso d'Italia commenta anche l'Indice di Percezione della Corruzione (CPI) 2014, che come lo scorso anno vede l'Italia al 69.mo posto nel mondo, insieme a Romania, Grecia e Bulgaria: "siamo fermi, bloccati in fondo alla classifica europea, altro dato che dimostra come non siano stati messi in campo provvedimenti adeguati per risalire la china e invertire la rotta".

    "Solo partendo dalla legalità economica e dal lavoro il Paese può riprendere la strada dello sviluppo. Per questo la Cgil - ricorda la dirigente sindacale - è impegnata nella campagna nazionale 'Legalità, una svolta per tutte', che sta attraversando la penisola per chiedere alle istituzioni, governo in primis, atti concreti. Sono necessari strumenti adeguati e risorse certe, non annunci ad effetto".

    "E' tempo di mettere da parte spot e tentennamenti" dichiara Fracassi, che conclude rinnovando le richieste della confederazione all'esecutivo: "introdurre il reato di autoriciclaggio, ripenalizzare il falso in bilancio, modificare la legge sugli appalti e i termini di prescrizione nel processo penale".