mercoledì 25 maggio 2011

Laicità - Scuola pubblica e diritti delle minoranze.

Un Convegno della "31 Ottobre". Pantaleo: Promuovere una laici-tà di addizione con l'insegnamento aconfessionale delle religioni
 
(Roma - NEV, 18 maggio 2011) - "Scuola pubblica: quale identità e cittadinanza delle minoranze?"- questo il titolo del Convegno nazionale promosso dall'Associazione "31 Ottobre - per una scuola laica e plura-lista, promossa dagli evangelici italiani", tenutosi a Firenze il 14 mag-gio presso l'Istituto Gould. Dopo l'introduzione del vice-presidente dell'Associazione Luciano Zappella che ha illustrato le tre parole chia-ve del titolo e auspicato che la scuola pubblica diventi "uno spazio de-putato alla costruzione di una nuova società", è stata la volta degli in-terventi di Paolo Naso, docente di scienza politica presso l'Università La Sapienza di Roma; Marco Bontempi, docente di sociologia dell'Uni-versità di Firenze; e Francesco Sciotto, pastore della chiesa valdese di Palermo e direttore del Centro "La Noce".
    Naso ha ripercorso le tappe di avvicinamento al progetto di legge teso ad istituire un insegnamento curriculare di "Introduzione alle reli-gioni" (cui primo firmatario è l'on. Giovanna Melandri), mentre Bon-tempi ha rivisitato il concetto di straniero nella situazione del gruppo-classe all'interno di un intreccio tra minoranze, didattica e integrazione. Il pastore Sciotto ha illustrato l'attività della scuola primaria gestita dal Centro diaconale valdese "La Noce" di Palermo, dove i ragazzi del quarto e quinto anno seguono un percorso didattico multiplo sulle reli-gioni, fondato sulla narrazione e ispirato a un approccio maieutico. Al dibattito, che ha toccato tutti i temi della laicità della scuola, sono inter-venuti tra gli altri il l'on. Giovanni Bachelet e Corrado Mauceri di "Scuola della Repubblica".
    Indubbia l'attualità del tema posto all'attenzione e che si evince da alcuni dati: il 7,5 degli studenti che frequentano una scuola pubblica italiana sono figli di immigrati; la percentuale arriva all'11,9% nel Nord Est e all'11,6% nel Nord Ovest. "Discutere della questione dell'integrazione di questi studenti, significa affrontare il nodo del pre-sente e del futuro della scuola italiana, tanto più quando si consideri il bassissimo tasso di crescita della popolazione italiana che resta inchio-dato ad un modestissimo 0,2%, tra i più bassi al mondo", ha affermato Naso.
    "Il convegno ha sottolineato l'importanza da un lato di dare vita a una 'laicità di addizione' che si contrappone a un laicismo restrittivo e inibi-torio, dall'altro di proseguire sulla strada della richiesta avanzata a più riprese dalla '31 Ottobre' di un insegnamento aconfessionale delle reli-gioni su cui molti oggi convengono", ha spiegato all'Agenzia stampa NEV il presidente dell'Associazione Nicola Pantaleo, aggiungendo: "una battaglia di libertà che restituisca la pienezza del diritto di cittadi-nanza a minoranze non più concepite come ingombro per il paese, ma come ricchezza da mettere a frutto anche nella scuola, come dimostrano alcune esperienze concrete di integrazione". (gc)